venerdì 30 luglio 2010

L'unica cosa più complicata dell'amore è la famiglia...


Quanto tempo miei innumerevoli (?) ed affezionati lettori :)
Lo so è molto che non scrivo e penso che la colpa sia di Facebook!
No no, non voglio discolparmi di certo, ma il social network più usato di tutti i tempi ha una capacità di assorbenza migliore della carta Regina!
Il motivo che mi spinge a tornare nel mio spazio web è il film che ho visto ieri sera.
Il primo che vedo a 2 euro quest'anno, perché a mio avviso il panorama cinematografico di quest'anno è stato un po' povero...
Ma è un mio parere personale, molti potrebbero dissentire...
Comunque il film di cui vorrei parlarvi è l'ultimo di Ferzan Özpetek, Mine Vaganti.
Al contrario dei suoi ultimi film, in questo c'è un'alta vena ironica.
La tematica principale del film è l'omosessualità, e parla di una famiglia Leccese, dei grandi produttori di pasta, con tre figli una femmina e due maschi... Quest'ultimi entrambi gay!
Mazza che colpo per una famiglia di così "larghe" vedute.
Beh non vi racconto la trama perché magari preferireste vedervelo, anzi ve lo consiglio molto.
Il tema dell'omosessualità viene tratta da Ferzan sempre con grande ironia (autoironia?) ed estrema delicatezza.
Fortunatamente i tempi sono cambiati... E l'omosessualità viene sempre più accettata, perché basta capire che non è una malattia, non si trasmette come il raffreddore e soprattutto vedere due persone dello stesso sesso che si baciano non ti portano alla morte cerebrale. Nonostante tutto mi faceva strano e trovavo ridicolo le persone intorno a me che dicevano "oddio che schifo", "noooooo non vi baciate" e amenità simili. Al che mi viene spontaneo dire ma perché venite a vedere un film sui gay se poi dovete fare questi commenti? A volte, nonostante la sala piena, mi sono sentito tanto solo...
Comunque a parte la grettezza umana il film è molto bello, vedetelo, sempre se non vi fanno schifo i baci gay -_-

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