venerdì 12 dicembre 2008

Rocco... sei proprio un Barbaro...

Ieri sera dopo mesi e mesi di latitanza, finalmente gran parte del gruppo del teatro è riuscito a riunirsi per una cena/rimpatriata.
Il buon Vincenzo, con la sua sapiente maniacalità organizzativa (hai scelto tu il colore delle tovaglie? eheheh), si è armato di tastiera e monitor per spammare le nostre mail e darè così vita a questa simpatica serata...
Simpatica fino alle 23 (considerando che io e Lupo siamo arrivati per il dopocena alle 22:30) perchè poi è iniziata la serata di cabaret del Boccaccio (pizzeria Asculana).
Il comico in questione era tal Rocco Barbaro, lui si fregia simpaticamente (secondo me manco tanto) del titolo di personaggio famoso... La cosa che mi ha lasciato invece è stata un'immensa noia e depressione.
La sua comicità pari alla mia (con la differenza che almeno io sono simpatico :P) non dava adito a risate, capace di condire ogni frase con parole del tipo: cazzo, figa, seghe, scopare, merda e chi più ne ha più ne metta.
A momenti si prende pure a parole con una signora che sedeva al tavolo vicino al mini palchetto... Ha sfruttato la nostra amica Elisa come valletta, facendosi "simpaticamente" porre ogni tanto il suo bel boccale di birra... e ha rovinato uno dei pezzi più belli e simpatici che io conosca... ho scoperto solo li che era un suo pezzo, ma io l'avevo sentito recitare da altre persone ma fatto da lui fa, cito sue parole, CAGARE!

PERDONAMI AMORE
Perdonami amore, se quella volta che ti ho trovato a letto con Gino, sono entrato in camera senza bussare, e ,me ne sono andato senza presentarmi.
Perdonami amore.
Perdonami amore, se non ti sono stato vicino quando ti è morta la piantina di azalee, e, mancando di sensibilità, ho preferito andare al funerale di mia madre.
Perdonami amore.
Perdonami amore, se in tanti anni, svegliandomi al mattino per andare a lavorare, per ben due volte ho acceso la luce, dimenticando che a te dava fastidio. Ma dimenticando, soprattutto, che io dovevo andare a lavorare.Non tu.
Perdonami amore.
Perdonami amore, se col tempo, imparando a scendere,al buio, dal nostro letto a soppalco, per non svegliare sia te che i gatti,a volte, cadendo e battendo rumorosamente la testa contro il pavimento, vi ho svegliato lo stesso. Sia te che i gatti.
E perdonami amore se anche in quella circostanza mancavo di sensibilità, e come un idiota ti chiedevo:"Cara, cara, sai per caso dove sono i cerotti?
Avevi ragione a zittirmi.
Non meritavo nessuna risposta.
E perdonami se non trovando i cerotti per fermare il sangue, osavo staccare, dal parabrezza della tua automobile, l'adesivo della lega ambiente, senza neanche chiedermi se, per te,quell'adesivo avesse un valore affettivo.
Perdonami amore.
No!No!
Non è vero che non eri brava in cucina.Ultimamente gli spaghetti al burro freddi erano sempre freddi al punto giusto.
Perdonami amore.
Perdonami amore, se quando tu prendevi una decisione, io ero sempre polemico e aggiungevo quelle due paroline di troppo:"Va bene"
Perdonami amore.
Perdonami amore, di questo e di tutto il resto.
E perdonami, se ancora, dopo tanti anni, mi ostino a scriverti, cercando una risposta che certo tu non mi darai,Vero?
Lo so, lo so.
Ma a me sembra cosi impossibile che sia finita.
Non riesco a crederci.
Perdonami amore, ma per me, è come se non ti avessi mai strangolata.

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