domenica 25 maggio 2008

Tornando a scuola...


E già, sono passati otto anni dal mio diploma, otto anni dall'ultima volta che ho messo piede nella mia scuola, un luogo odiato da molti ma che innegabilmente ha lasciato in noi dei ricordi. Bei momenti, situazioni imbarazzanti, lacrime, gioie e dolori.
In tutti questi anni devo dire che ho sentito spesso la mancanza della scuola, di tutti i bei momenti passati con i miei compagni e ne conservo comunque un ricordo piacevolmente malinconico.
A risvegliare in me queste sensazioni ha contribuito la visione de I Liceali, una miniserie tv trasmessa da Canale 5.
Grazie al mio amico Amule (è la versione per Mac :)) ho potuto scaricare l'intera serie prima della sua completa messa in onda ed ora a cinque minuti dalla sigla finale dell'ultimo episodio della serie vi parlo un pò di questa piccola perla; perchè anche noi italiani se ci impegnamo riusciamo a creare prodotti con un buon livello tecnico.
Devo dire che ho trovato la serie molto piacevole, coinvolgente, ben girata e ben recitata, ci sono stati parti un pò forzate ed alcune un pò troppo sbrigative, ma nel complesso giudico la serie di buon livello, sopra gli standard a cui le nostre produzioni ci hanno abituato.
Questa è la storia di Antonio Cicerino ed di sua figlia Elena che per motivi di lavoro devono trasferirsi da Rocca Storta (piccolo paesino in provincia di Roma) nella capitale, Antonio è un professore di lettere e si troverà a dover insegnare in un prestigioso istituto di Roma, Il Mamiani. Il suo metodo di insegnamento, molto vicino a quello del professor Keating dell'Attimo fuggente scaturirà, nei primi momenti, scetticismo e disappunto, ma presto, uno ad uno, professori ed alunni iniziano a voler bene e ad affezionarsi al Prof. Cicerino, affetto che vedremo in primo piano in più di un'occasione. Putroppo di professori come Cicerino dubito ne esistano veramente, professori che sono capaci di venirti a prendere a casa se hai un problema o di starti vicino in un momento tragico della tua vita. Ma tutto questo Cicerino riesce a farlo, goffamente, a modo suo, ma ci riesce. La storia nasce quindi su di un intreccio basato sulla vita dei professori che inevitabilmente si incrociano con quelle dei propri alunni, giovani ragazzi liceali, comuni ragazzi come tanti altri alle prese con problemi e situazioni che tutti a nostro modo abbiamo prima o poi affrontato. Il telefilm tratta anche in modo molto naturale e fresco il tema dell'omosessualità, tema molto ricorrente ultimamente in molte produzioni ma che spesso non riesce ad essere visto con obiettività e serietà come invece qui sono riusciti a fare.
E' facile affezionarsi a i protagonisti perchè ognuno ha qualcosa di noi, in ognuno possiamo rivederci e con loro rivivere i momenti passati a scuola, o per chi ancora frequenta condividerli con loro.
Che dire, ho trovato la serie molto fresca, gradevole e ben fatta e la consiglio agli amante delle produzioni che raccontano i sentimenti veri e le reali situazioni, perchè questo sembra il pregio delle produzioni italiane e fortunatamente capita che a volte riescano a centrare il bersaglio e ad entrare nel cuore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Guarda, ne ho visto una ventina di minuti... e mi sono bastati... ^_^'''