martedì 8 aprile 2008

l WiiMote diventa un'arma da guerra

Riporto integralmente la notizia che ho trovato:

"Roma - Una curiosa notizia arriva da oltreoceano. Vedere un soldato agitare in aria un Wiimote - nome con cui si indica il controller wireless della console Nintendo Wii - potrebbe essere comune in un futuro prossimo: il Dipartimento Militare degli USA ha intenzione di utilizzare questi dispositivi per interagire con macchine e robot.

Tutto ciò grazie alla capacità unica del controller Nintendo di rilevare movimenti ed accelerazioni in uno spazio tridimensionale virtualmente emulato. David Bruemmer e Douglas Few, entrambi ingegneri nel Dipartimento USA per l'Energia hanno modificato un robot militare perché potesse essere controllato mediante il Wiimote.

Il prototipo su cui è stato effettuato l'esperimento è Packbot. Packbot è un robot costruito da iRobot a Burlington, nello stato del Massachussetts, pesa 7 kg, è lungo 70 cm e fra le sue funzionalità c'è il piazzamento delle bombe e il rilevamento di mine ed esplosivi. Su Packbot è possibile anche installare taser e fucili mitragliatori.
Solitamente Packbot è controllato da un joystick a leva, quello comunemente utilizzato nei simulatori di volo. Il problema del joystick è che richiede concentrazione ed allenamento per far corrispondere al movimento la risposta che si vuole ottenere, un'operazione enormemente più semplice con il Wiimote. Il WiiMote è ritenuto più efficace perché i movimenti della mano vengono direttamente tradotti in movimenti del robot. Bruemmer la pensa così: "È fantastico, i soldati possono comandare il robot molto più intuitivamente". Anche Colin Angle di iRobot è fiducioso in questo strumento: "Usare Wiimote per controllare il robot è molto sensato".

Il team sta inoltre lavorando per integrare di Wiimote anche con gli avanzati robot militari Talon, già ampiamente operativi ed utilizzati in numerose missioni USA, fra cui quelle in Iraq.

Negli States, la notizia di impieghi militari dei robot e degli strumenti per il loro controllo ha scatenato grosse critiche. Il Dipartimento Militare USA stanzia infatti ingenti finanziamenti in ricerca robotica, ma non tutti gli accademici sono favorevoli: "Possiamo essere autosufficienti, possiamo smettere di accettare sovvenzioni, possiamo dire no" è il parere di Peter Kahn - ricercatore di robotica per l'Università di Washington."

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